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Unità Pastorale Campobello di Mazara
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Rotocalco.dell'unità.pastorale.num.1.anno2.del.01.01.2022

L'ottavo giorno > Anno 2
1 Gennaio 2022

BUON ANNO

"Per l’intercessione di Maria Santissima Madre di Dio e di San Giuseppe suo sposo preghiamo che l’anno prossimo sia felice per noi e per tutti gli uomini, che cessi la pandemia e possiamo godere della pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglie,
nelle società e nel mondo”

PAPA FRANCESCO




In Questo numero
  1. Arte e fede, lo stesso sentiero: la bellezza
  2. Chiesa Madre. Presepe sinodale in "Ascolto" delle fragilità
  3. Festa dell'Adesione
  4. Percorso in preparazione al matrimonio: nuove famiglie work in progress!
  5. Chiesa Madre. Una scelta di fede
  6. Il giocattolo solidale
  7. Chiesa Madre. Nabil l'ospite speciale
  8. Chiesa Madre. Rinnovo delle promesse
  9. Io mi vaccino
  10. Chiesa Madre. Anniversari matrimoni
  11. Tre Fontane. Il presepe alla grotta
  12. Rubrica: Voce alle Famiglie
  13. Rubrica: Franciscus Papa

1.Arte e fede, lo stesso sentiero: la bellezza


Chiesa Madre. Un gruppo di bambini visita il laboratorio di restauro dell'Immacolata curato dalla dottoressa Camilla Mazzola.

Il laboratorio avviato da più di un anno ha portato alla luce gli originali strati pittorici del simulacro della Vergine Immacolata.

Un lavoro delicato e minuzioso che la dottoressa Camilla Mazzola ha spiegato ai bambini confrontando gli scatti fotografici originali con i reperti rinvenuti.

È stato piacevole oltre che sorprendente notare l'interesse dei bambini che hanno espresso il piacere di ritornare in laboratorio, per provare qualche tecnica di restauro.

È importante offrire ai bambini l'incontro con l'arte.

"L’arte unisce Dio, l’uomo e il creato in un’unica sinfonia, unisce il passato, il presente e l’avvenire"

È il pensiero di papa Francesco che riconosce nell'arte la capacità di testimoniare il Signore. Una via maestra che permette di accedere alla fede più di tante parole e idee, perché con la fede condivide il medesimo sentiero, quello della bellezza.
Rossella Leone


2.Chiesa Madre. Presepe sinodale in "Ascolto" delle fragilità

"La Chiesa riparta da Betlemme e da Nazaret, recuperi lo sguardo su ciò che il mondo ignora volutamente, sulle periferie geografiche ed esistenziali, e la capacità di discernere e valutare l’essenziale, imparando da San Giuseppe a dare importanza a ciò che gli altri scartano".
(Udienza 17 novembre Papa Francesco)

I bambini del catechismo realizzano il presepe sinodale. Un presepe che ripercorre le vie del globo nelle sue fragilità, con la consapevolezza che il Natale ci porta la buona notizia.
Dio ha capovolto i criteri del mondo, ha eletto ciò che è debole, ha salvato ciò che nel mondo è scartato perché miserabile.

Un laboratorio interessante:
i bambini discutono e identificano le fragilità del nostro tempo nel nostro territorio. È stato bello vederli esprimere nella loro creatività, riconoscendo Dio che si è fatto bambino forse proprio per invitarci a non avere paura della nostra piccolezza,
della nostra fragilità.

Sono le donne di Kabul, le disabilità dell'Oasi di Torretta, gli ospedali e il personale sanitario in prima linea nella lotta alla pandemia, i migranti morti nel mar Mediterraneo, i migranti insediati al cosidetto "campo" del nostro paese, le fragilità che i bambini portano ai piedi di Gesù.

Papa Francesco nella lettera Apostolica "Admirabile signum" chiama i fragili, i privilegiati di questo mistero e spesso coloro che maggiormente riescono a riconoscere la presenza di Dio in mezzo a noi. Ecco perché nel presepe i poveri stanno vicino a Gesù a pieno titolo, senza che nessuno possa sfrattarli o allontanarli da una culla talmente improvvisata che i poveri attorno ad essa non stonano affatto.

Il presepe è un messaggio controcorrente nato in una periferia sperduta della Palestina per le periferie del mondo. Per questo dovrebbe essere ben visibile tutto l’anno, non solo a Natale, per ricordare a tutti che il Signore seguita a nascere, ogni anno, ogni giorno e non finisce mai di nascere, e non finisce mai di morire, e non finisce mai di risorgere, nella carne del mondo.

È ancora in "Admirabile signum" leggiamo che quel bambino nato nella mangiatoia, scatena una  rivoluzione senza precedenti: la rivoluzione dell'amore e della tenerezza.

Che possa questo presepe sinodale educare ogni bambino alla cultura della cura per debellare la cultura dell'indifferenza, dello scarto e dello scontro.
Rossella Leone

3.Festa dell'Adesione

L’8 dicembre l’Azione Cattolica Italiana celebra l’annuale festa dell’Adesione, il momento in cui si sceglie di aderire all’associazione.
Anche l’Azione Cattolica di Campobello formata da adulti, giovani e ragazzi, nella chiesa madre “Santa Maria al Presepe”, ha rinnovato la propria adesione davanti al Signore e alla comunità parrocchiale.

La tessera, benedetta durante la messa dell’Immacolata, è il segno d’appartenenza a questa grande famiglia, che prega, vive, serve, cammina e gioisce insieme.

Ogni anno tutti insieme rinnoviamo la nostra adesione perché l’impegno si rinnova di giorno in giorno, di anno in anno, perché diversa è la nostra vita così come sono diverse le nostre relazioni con gli altri e così come deve essere diversa l’attenzione al mondo che ci circonda, perché ogni giorno ci sentiamo chiamati a vivere nella complessità della cultura sociale con la responsabilità di vedere e vivere il mondo con logiche diverse.

In un tempo pieno di cambiamenti e di incertezza lo slogan “A tutto campo” ci invita ad allenare la vista, riscoprendo la gioia di incrociare lo sguardo dei fratelli e delle sorelle nella vita di ogni giorno e di comunicare, anche attraverso l’incontro visivo, l’entusiasmo di appartenere all’AC.

Vogliamo fare nostro l’invito di Papa Francesco a «percorrere un tratto di strada insieme» sapendo che il Signore Gesù ci accompagna in mezzo alle gioie e alle paure, per abitare là dove il Signore si rende presente attraverso i bisogni degli uomini.

È la sfida di un’AC – e di tutta la Chiesa – “in uscita”, che vuole aiutare i suoi aderenti a fare della misericordia, dell’ascolto, della condivisione lo stile delle relazioni, ecclesiali e sociali.
Semplici gesti concreti  che esprimono il  profondo desiderio di guardare con speranza rinnovata il campo in cui siamo radicati perché vi si continui a seminare con cura e passione, perché si continui a essere, come gli alberi, tesi verso il cielo e radicati nella vita della nostre comunità.
Il piccolo alberello donato dalla diocesi, che sarà piantato dai ragazzi, esprime il desiderio di guardare con speranza rinnovata il campo in cui siamo radicati perché vi si continui a seminare con cura e passione.
Solo così “…ciascuno di noi può essere il buon giardiniere che fa Rifiorire la vita associativa.”
Enza Luppino
presidente Azione Cattolica diocesana

4.Percorso in preparazione al matrimonio: nuove famiglie work in progress!

Con grande entusiasmo, il 10 dicembre, è iniziato il nuovo percorso in preparazione al matrimonio perché Dio continua ancora oggi a seminare nel cuore di tanti giovani il desiderio di formare una famiglia, con il suo aiuto e la sua grazia.

 
In questa società dove tutto è precario e mutevole, quanto è importante costruire la propria “casa sulla roccia”, la propria famiglia nel Signore!
 
Insieme a don Nicola vivremo il percorso in preparazione al matrimonio di questi giovani lungo tutto l’anno liturgico in modo da riscoprire innanzitutto la chiamata di ciascuno ad essere discepoli del Signore, figli di Dio prediletti per i quali Lui ha un meraviglioso disegno d’amore.

 
Il percorso di queste giovani coppie sarà arricchito dalla presenza e dalla testimonianza di tanti operatori pastorali e tutta la comunità di Campobello di Mazara è invitata a pregare per questi giovani che si apprestano a ricevere il sacramento del matrimonio perché ogni nuova famiglia è una grande ricchezza per tutta la società.
 
Stiamo vivendo un periodo difficile e, come ha detto papa Francesco, «la vocazione al matrimonio è una chiamata a condurre una barca instabile in un mare talvolta agitato», ma se il Signore è con noi sulla barca nulla può farci paura!
Elena Di Pietra

5.Chiesa Madre. Una scelta di fede

Valentina e Guglielmo celebrano nella medesima giornata del 14 dicembre 2021 il Sacramento del loro matrimonio e il Sacramento del battesimo del piccolo Emanuele.

Una bella testimonianza di fede quella della giovane coppia:
"Celebrare insieme il nostro matrimonio e il battesimo del nostro secondogenito è stata una felicità assoluta, ancor di più lo è stato poterla condividere con le persone a noi care.
L' emozione é stata tanta"!
Sono le parole di Valentina nel ricordare quei momenti.

La comunità accoglie con  gioia questa nuova famiglia.
Ancora tanti auguri!

6.Il giocattolo solidale
"Dio si trova nella vita e
non nelle idee... C'è più
carità in una goccia di
operosità che in un mare di chiacchiere"
(Beato ODOARDO FOCHERINI - Carpi 1907-Hersbruch-Germania 1944)

Sabato 18 Dicembre all'Emporio Solidale del Comune di Campobello di Mazara si è tenuta la festa del giocattolo per i bambini meno fortunati. I giocattoli, usati e nuovi, sono stati raccolti in questi ultimi mesi grazie alla generosità di diverse famiglie.  

Il progetto "IL GIOCATTOLO SOLIDALE, FACCIAMO FELICI I NOSTRI BAMBINI" è stato coordinato da me, Donatella Randazzo, responsabile di uno degli sportelli di ascolto della Caritas parrocchiale nonché Vice presidente del Consiglio Comunale. Alla manifestazione è stata gradita la presenza della Dott.ssa Antonella Moceri nella qualità di vice sindaco e dell'arciprete Don Nicola Patti.

La manifestazione è riuscita bene grazie alla presenza di numerose  signore volontarie che hanno distribuito panettoni, doni e giocattoli ai tanti bambini allegri e festosi presenti. La presenza di Babbo Natale, degli zampognari con le loro musiche, le luci colorate, i canti natalizi, la condivisione, l'amore fraterno e l'integrazione hanno creato il vero clima del Santo Natale.

La felicità  dei bimbi è stata la vera risorsa di questa festa e delle numerose persone che  hanno partecipato, la loro gioia non è stata per l'importanza del dono avuto ma per il clima d'amore con il quale l'hanno ricevuto.

Mi corre l'obbligo di ringraziare le famiglie che hanno donato i giocattoli, in particolare il Dott. Rocco Moceri, la nostra Evelissima che ha allietato e reso magica la festa con le creazioni di palloncini, il signor Rocco De Vincenzo che in costume da Babbo Natale ha distribuito caramelle.

Un sentito grazie a tutti i Consiglieri Comunali che con grande generosità hanno comprato i panettoncini e pagato l'animazione per tutti i bambini.
Ai vigili urbani che hanno vigilato sulla sicurezza di tutti noi.
All'associazione AVEL per aver portato piccoli doni per le mamme.
Alle mie instancabili volontarie, senza di loro nulla è possibile: Rina, Dora, Rosetta, Giovanna, Mirka, Anna Maria. Stanche ma soddisfatte per aver ricevuto in dono il sorriso di tanti bambini.
Felice e sereno Natale a tutti
Donatella Randazzo

7.Chiesa Madre. Nabil l'ospite speciale

"Il mistero del Natale, che è luce e gioia, porta con sé un sapore di tristezza, l’amore non è accolto, la vita scartata. Così accadde a Giuseppe e Maria, che trovarono le porte chiuse e posero Gesù in una mangiatoia, «perché per loro non c’era posto nell’alloggio» (v. 7).
Gesù nacque rifiutato da alcuni e nell’indifferenza dei più. Anche oggi ci può essere la stessa indifferenza, quando Natale diventa una festa dove i protagonisti siamo noi, anziché Lui; quando le luci del commercio gettano nell’ombra la luce di Dio; quando ci affanniamo per i regali e restiamo insensibili a chi è emarginato".
(Papa Francesco omelia 24 dicembre 2020)

Nell'ultimo incontro di catechismo in prossimità del Natale i bambini accolgono Nabil.
Un uomo di origini tunisine che si trova a  vivere in questo momento a Campobello in situazioni di precarietà. È alla ricerca della sua famiglia, le sue condizioni di salute sono fragili, riporta delle ferite al capo, necessita di essere accompagnato.
Nabil viene accolto come "ospite speciale", i bambini si presentano a lui e in maniera timida cercano di capire un po' della sua vita.
C'è subito empatia!

Dialogando, condividiamo con lui un semplice momento conviviale, pane e nutella!
Nabil é estremamente commosso, dice ripetutamente "Grazie molte".
"Avere un cuore aperto ai poveri" questo ci chiede Papa Francesco nell'intervista a Maria, protagonista tra gli invisibili in onda su tg5 domenica 19 dicembre scorso.

Maria chiede al Pontefice cosa si possa fare perché il cuore della gente si apra ai poveri, Francesco risponde: “Quando tu guardi in faccia un POVERO, il tuo cuore cambia perché è arrivato al sacramento del POVERO, lo sguardo di un POVERO ti cambia".
Non lasciamoci sopraffare dalla cultura dello scarto, perché è lì, nella carne ferita di Cristo che assaporiamo l'autenticità del Natale.
Enza Lupo
Rossella Leone
Corresponsabili Caritas

8.Chiesa Madre. Rinnovo delle promesse

Siamo Claudio e Rossella e siamo sposati da 10 anni. La nostra storia è iniziata da fidanzatini adolescenti e possiamo dire di essere poi cresciuti insieme. Di ritorno dal viaggio di nozze ci siamo fermati fuori per lavoro, dove è cominciata la nostra vita matrimoniale e dove abbiamo vissuto per alcuni anni.

Adesso viviamo nella nostra terra ed abbiamo due gemelli di quasi tre anni Giulio e Beatrice. La sera del rinnovo delle promesse di matrimonio abbiamo provato un'emozione enorme che ci ha tolto il fiato nel momento in cui dovevamo esprimere ad alta voce le nostre intenzioni.
È stato bellissimo scambiarci nuovamente le fedi benedette e ci siamo sentiti emozionati come nel giorno del nostro matrimonio e questi dieci anni pieni di amore e di prove, che non sono mancate, ci sono passati davanti in pochi secondi.

Quello del rinnovo delle promesse è stato per noi un evento che ci ha fatto rivivere il giorno del nostro Sì (27/04/2011), ma con la consapevolezza di ciò che esso ha significato in questi anni per noi e con la speranza e la curiosità di ciò che continuerà ad essere.
Rossella Tamburello e Claudio Guccione.

9.Io mi vaccino

Sono Vittoria Milazzo e ho fatto il vaccino contro il Covid-19.
Non vedevo l'ora che arrivasse questo momento perché ho capito che era assolutamente indispensabile, non solo per proteggere me stessa ma anche il prossimo.
Mi manca abbracciare i miei compagni e i miei amici, e penso che il vaccino sia l'unica strada al momento per porre fine a questo terribile mostro. Io vorrei invitare tutti ad avere fiducia nella scienza e quindi a vaccinarsi per  il bene proprio e di tutti.
Vi auguro un  Natale sereno e in buona salute.

10.Chiesa Madre. Anniversari matrimoni
Le coppie si sono riunite in Chiesa Madre per il rinnovo delle promesse matrimoniali.
-19 dicembre 2021 benedizione delle coppie del 50°anniversario di nozze a cura del Cif;
-20 dicembre 2021 benedizione delle coppie del 10° e 20° anniversario di nozze a cura dell'Azione Cattolica e della Caritas parrocchiale;
-26 dicembre 2021 benedizione delle coppie del 25°anniversario di nozze a cura dell' Age.

Le coppie del 50° anniversario

Le coppie del 25° anniversario

Le coppie del 10° e 20°anniversario

"La famiglia è la cellula fondamentale della società. Il matrimonio è realmente un progetto di costruzione della cultura dell’incontro e che per questo alle famiglie spetta la sfida di gettare ponti tra le generazioni per trasmettere i valori che costruiscono l’umanità”.
Papa Francesco all'Angelus di domenica 26 dicembre 2021 in piazza San Pietro.





11.Tre Fontane. Il presepe alla grotta

Quest'anno a Natale, alla grotta a Tre Fontane, ho pensato di dare un aspetto diverso.
La versatilità dei luoghi ci ricorda che anche il nostro cuore è versatile, cioè si presta  a cambiare forma e sostanza, e si adatta ad ogni "conversione".

Da tempo pensavo ad un presepe, custodendo semplicemente un antico bambinello che era di mio padre, vinto a un sorteggio di Natale quasi 70 anni fa.
San Francesco d'Assisi, quando fece il primo presepe, voleva semplicemente vedere con gli occhi del corpo quello che già vedeva con gli occhi del cuore.

Anche in questo Natale, in questa domenica dedicata alla Sacra Famiglia, abbiamo voluto mettere insieme
con un po' di fantasia e materiale di recupero rigettato dal mare, tronchi e canne, qualcosa che richiamasse a quella notte, quella notte in cui una Luce rifulse.

Potremmo avere mille motivi per ripiegarci nelle tenebre, ma così facendo non sarebbe Natale e Cristo si sarebbe incarnato invano. Nonostante le avversità, compresa la pioggia continua che ha rarefatto l'attività esterna, il segno è stato visibile a chi volesse avvicinarsi: "Un bambino è nato per noi".

È stato un bel segno anche la concomitanza della benedizione delle famiglie in visita al presepe e pensiamo ad altri due giorni dove sarà possibile "replicare": Il 2 e il 6 Gennaio, sempre dalle 16:00 alle 19:00.

Un grazie a Don Nicola e a quanti sono intervenuti. In particolare a Fina Bono, a Massimo Procopio per aver sistemato i faretti e al pastore Giovanni Randazzo per aver fornito il bellissimo agnellino. Nel volerlo liberare abbiamo anche fatto l'esperienza di perderlo... E subito abbiamo tutti fatto riferimento alla "pecorella smarrita" del Vangelo e a quanto dev'essere doloroso per il pastore perdere una sola pecora.

Ci auguriamo per ciascuno di noi, il ritrovamento gioioso che Cristo è venuto a portare con il suo Natale e nella Liturgia di questo giorno che contempla anche il ritrovamento di Gesù nel tempio dopo tre giorni in cui Maria e Gesù lo cercano.
Buon Natale
Suor Erina

12.Rubrica: Voce alle Famiglie

Quest'anno nel corso dello svolgimento dell'attività di catechesi, i bambini hanno accolto con immenso entusiasmo e partecipazione, l'invito proposto loro dalle catechiste, nella realizzazione all'interno della Chiesa Madre di Campobello di Mazara, del presepe sinodale all'insegna del contesto storico attuale. Scopo di questa iniziativa, è stata quella di diffondere il messaggio del mistero dell'Incarnazione che esprime il Presepe, attraverso l'attualizzazione del messaggio evangelico, all'interno delle realtà e delle fragilità dei nostri tempi.           
Nello specifico, i bambini della lV E, si sono impegnati nella realizzazione del campo dei migranti e utilizzando i materiali più disparati, hanno dato vita ad un piccolo capolavoro di straordinaria bellezza. Comporre il presepe, in questa chiave di lettura, ha aiutato i bambini a toccare la povertà che il Figlio di Dio ha scelto per sé nella sua Incarnazione, facendogli immaginare le scene di un tempo trasportate ai giorni nostri e facendoli sentire coinvolti nella storia della salvezza in una nuova dimensione concreta ed attuale. Da mamma, mi auguro che questa pratica, ricca di spiritualità, continui nel tempo, affinché il presepe, possa continuare a stupirci e commuovere per come ha sempre fatto.
Vita Margiotta

Sono la mamma di Saverio, devo dire che quest'anno sono davvero contenta del percorso che sta facendo mio figlio al catechismo, unitamente agli altri bambini.
Ho sempre sostenuto che il catechismo debba essere anche e soprattutto praticità. E devo dire che vedere mio figlio impegnato nella realizzazione del presepe sinodale, interessato al laboratorio di restauro, vederlo partecipare vivamente a tutte le attività poste in essere dalle catechiste, mi ha riempito  il cuore.
Amore, passione, devozione, sono parole che ho visto tra i banchi della chiesa e sono concetti che rimarranno impressi nel cammino di fede dei nostri bambini.
Grazie di cuore
Mildred Roma

Quest'anno, nonostante i pochi incontri svolti al catechismo, i bambini sono molto entusiasti dei lavoretti realizzati e delle attività svolte.
La partecipazione attiva dei bambini alla celebrazione della domenica è segno di amore, fiducia, pace nel cammino di fede.
Anche per noi genitori, il coinvolgimento da parte delle catechiste a presenziare in Chiesa ad ascoltare la Parola di Dio, collaborare con loro è stato molto interessante, divertente ma anche emozionante. Viva l'Unione e la Fede!
Ivana Fulico

13.Rubrica: Franciscus Papa

"Dio si rivela, ma gli uomini non lo capiscono. Lui si fa piccolo agli occhi del mondo e noi continuiamo a ricercare la grandezza secondo il mondo, magari persino in nome suo. Dio si abbassa e noi vogliamo salire sul piedistallo.
L’ Altissimo indica l’umiltà e noi pretendiamo di apparire. Dio va in cerca dei pastori, degli invisibili; noi cerchiamo visibilità. Gesù nasce per servire e noi passiamo gli anni a inseguire il successo. Dio non ricerca forza e potere, domanda tenerezza e piccolezza interiore. Ecco che cosa chiedere a Gesù per Natale:
la grazia della piccolezza”.
Papa Francesco omelia 24 dicembre 2021 Basilica Vaticana

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