"CARITAS E PASTORALE INTEGRATA"

Unità Pastorale Campobello di Mazara
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"CARITAS E PASTORALE INTEGRATA"

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Pubblicato da Don Nicola Patti in Consiglio dell'Unità Pastorale · Mercoledì 28 Ott 2020
Tags: caritsincontroformativo
Martedì 20 ottobre si é svolto a San Giovanni Battista l'incontro  di formazione sul tema della carità, come eminente azione di evangelizzazione e di servizio della comunità ecclesiale, nella prospettiva di una pastorale integrata. L'incontro formativo era rivolto agli operatori pastorali delle caritas dell'Unità Pastorale, alla presenza del parroco don Nicola Patti.
Conduce l'incontro Girolamo Errante Parrino, direttore della Caritas diocesana. Dopo un breve momento di preghiera si entra nel vivo della tematica.
Si affronta la questione di un sistema pastorale ormai poco adeguato ai nuovi percorsi  di evangelizzazione, nello stile del primo annuncio.
Una chiesa chiamata a vivere secondo un dinamismo "in uscita" e missionario (comunità segno) e non numerose parrocchie disseminate sul territorio, comunità talvolta ripiegate su se stesse in una morsa centripeta e di conseguenza poco missionarie.
Siamo orientati oggi a nuovi percorsi che ci indirizzano, ad esempio, all'unità pastorale, presieduta da un parroco, o parrocchie comunità di comunità, in cui i laici esprimono il proprio battesimo attraverso la fioritura di carismi e servizi in modo tale che emerga l'unicità dell'azione pastorale integrata della comunità locale, che manifesta Cristo Risorto al mondo.
Un cammino pastorale, sottolinea il Direttore della Caritas diocesana, che sa vivere il presente proiettandosi al futuro, sganciandosi dai quei meccanismi del dire "si é sempre fatto così".
Puntando a un'azione pastorale, sotto il profilo della carità, non solo "efficace" ma sopratutto "efficiente", sottolinea il direttore della Caritas diocesana. Un'efficacia che si raggiunge tessendo legami di comunione che permettono una pluralità di appartenenza ecclesiale (associazioni, movimenti), una diversificazione di servizi e carismi, pur nella unitarietà dell'azione pastorale intesa nel suo insieme.
A tal proposito viene citata la preghiera di Gesù al cap. 17 di Giovanni: "il mondo crederà solo se i discepoli saranno uniti".
Una pastorale integrata quindi, che diventa lo "stile della parrocchia missionaria".
Oggi più che mai gli orientamenti pastorali diocesani e di papa Francesco ci invitano alla missionarietà nuova (la scelta preferenziale per i poveri) e a uno stile di Chiesa in uscita che ha come meta le periferie esistenziali abitate dal contemporaneo.
Il direttore della caritas diocesana ci esorta:"Non possiamo stare chiusi dentro le nostre parrocchie aspettando la gente che arrivi". Un'esortazione a uscire da certi prassi; un suggerimento verso un orientamento pastorale più dinamico, che sa vivere nella sinergia dei carismi e servizi degli operatori pastorali e fedeli tutti.
Una Chiesa che sa far spazio all'altro, chiunque esso sia, percependo il prossimo come uno che mi appartiene e cercando gradualmente di allargare il cerchio di una comunità che nella relazione fraterna gratuita ritrova il primo input per la nuova evangelizzazione. Interviene l'operatrice Rossella Leone la quale sottolinea la grande povertà relazionale e spirituale che vivono gli ultimi. Una grande emarginazione sociale che diventa una povertà sicuramente maggiore di quella economica.
Motivo per cui occorre una nuova evangelizzazione a partire dagli ultimi, dai dimenticati dal mondo, ma preferiti di Dio.
Un annuncio che parte dall'ascolto e che ritrova nellaccoglienza e nella costanza della relazione fraterna la via privilegiata per l'annuncio del messaggio di salvezza. Solo in questo modo si supera l'idea, spesso comune per operatori caritas e utenti, che la caritas si riduca al sacchetto della spesa, scadendo, come sottolinea il Direttore della Caritas, in un mero assistenzialismo.
A tal proposto il progetto "La Carità é festa" ha cercato di creare momenti di relazione fraterna. La Madonnina pellegrina dei poveri, durante i mesi mariani, con la recita del Santo Rosario, ha creato nuovi ponti relazionali in tante famiglie lontane dalla fede.
La carità é molto di più, abbraccia ogni aspetto della dignità umana!
Il tutto é possibile se si instaura un rapporto alla pari e di fiducia.
Interviene l'operatrice Donatella Randazzo la quale afferma che anni addietro si è cercato di creare spazi di ascolto e catechesi con gli utenti, esperienza entusiasmante ma non certo semplice o dai risultati sempre positivi.
L'operatrice Terersa Accardi nota le difficoltà  incontrate nell'instaurare talvolta un rapporto di fiducia stabile con gli assistiti.
Insomma, un incontro ricco di spunti che ha posto agli operatori degli interrogativi sul cammino pastorale da seguire.
Il parroco don Nicola Patti ha ringraziato il direttore della Caritas per il suo contributo.

Il parroco
Don Nicola Patti
Le corresponsabili Caritas
Enza Lupo - Rossella Leone


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